Cambogia: i luoghi da non perdere

 

Phnom Penh

Capitale politica ed economica della Cambogia, con i suoi 2 milioni di abitanti è la città più vasta e popolata del paese e maggior centro culturale. Nel 1440 Angkor venne abbandonata e la capitale portata a Phonm Penh, probabilmente sia perché in posizione strategica migliore per poterla difendere dagli attacchi dell'impero di Ayuthaya sia per la prossimità del fiume Mekong che favoriva i commerci. Già nel XVI secolo la città era centro di importanza regionale frequentato da mercanti indonesiani e cinesi. Perse la sua egemonia nel XVII secolo, privata dai vietnamiti dello sbocco al mare e in seguito distrutta. Un secolo più tardi divenne protettorato francese, che diede alla città il suo aspetto odierno. Dall'indipendenza ottenuta nel 1953 e per tutto il regno di Sihanouk la città crebbe fino al 1975, quando venne conquistata dai Khmer rossi che costrinsero tutta la popolazione a trasferirsi nelle campagne. La maggior parte degli abitanti fu uccisa e Phnom Penh iniziò ad essere di nuovo popolata nel 1979 con l'arrivo dei vietnamiti. Negli ultimi 10 anni la città ha iniziato a godere di un periodo di grande sviluppo degli affari e dell'edilizia commerciale, con la riparazione di strade, l'apertura di parchi, la costruzione di grattacieli e ristoranti eleganti.

Una visita della città può iniziare dal Palazzo Reale, in pieno centro, con i suoi padiglioni circondati da giardini lussureggianti. Dato che è la residenza del re Sihamoni si può accedere solo a parte del complesso e in particolare alla Pagoda D'argento, così chiamata per il pavimento costituito da 5000 piastrelle d'argento. Si può continuare con la visita del Museo Nazionale che vanta la più completa collezione al mondo di sculture khmer. Nel 1975 una scuola superiore fu occupata dai seguaci di Pol Pot e trasformata in un centro di tortura e detenzione; da qui venivano portate nei campi di sterminio e uccise. La scuola è stata trasformata nel museo Tuol Sleng, a testimonianza dei crimini perpetrati dai Khmer rossi; le sale del museo raccolgono scatti in bianco e nero di uomini, donne e bambini qui incarcerati.

I templi di Angkor e Siem Reap

Situata a soli sette chilometri dall'ingresso dei templi, Siem Reap è diventata sosta da non mancare negli itinerari turistici dell'Asia. Era una sonnolenta cittadina ricca di aziende agricole e piccoli negozi, ma l'aumento di turisti negli ultimi 20 anni ha portato un respiro internazionale. Hotel moderni, internet caffè, ristoranti internazionali sono sorti ovunque a dare il benvenuto dopo una giornata trascorsa a visitare i templi sotto il sole della Cambogia. Siem Reap conserva comunque un suo fascino e i visitatori che si prendono il tempo per esplorare la città e i dintorni sono ricompensati con uno sguardo più profondo sulla cultura e lo stile di vita cambogiano. Un soggiorno di tre notti è l'ideale per visitare i templi, si consiglia comunque un soggiorno più lungo per un'esperienza più completa. Un itinerario di visita deve includere l'Angkor Wat, probabilmente il più grande edificio religioso al mondo, affascinante per la sua imponenza, le ricche decorazioni e i bassorilievi; il Bayon con le sue guglie decorate da volti giganteschi; il Ta Phrom, immerso nella fitta vegetazione. Nei dintorni di Siem Reap da non perdere il Banteay Srei, costuito in pietra rosata, che vanta alcuni trai i più bei bassorilievi al mondo e i monumenti di Roluos, tra i primi templi costruiti dai Khmer.

Battambang

Nel corso dei secoli la città di Battambang fu spesso contesa tra Thailandia e Cambogia e rimase sotto il controllo Thai fino al 1940. La popolazione di Battambang resistette al colpo di stato, ma dovette cedere dopo duri combattimenti e la zona divenne una roccaforte dei Khmer rossi. Ora Battambang è un luogo tranquillo e piacevole; è soprattutto una città dedita all'agricoltura ed ai commerci, rappresenta un piacevole cambiamento rispetto alla cittadina turistica di Siem Reap mantenendo intatta la sua atmosfera provinciale. Il nome si pronuncia “Bahd-dum-bong” e la città si trova sulla riva occidentale del fiume Sangker, un piccolo, placido specchio d'acqua che si snoda attraverso la provincia di Battambang. La città si trova nel cuore della 'ciotola di riso' della Cambogia, ma il riso non è l'unica coltura; si possono vedere campi di mango, papaya, jackfruit, milkfruit, arachidi, mais e fagioli verdi. Battambang ha parecchi edifici dell'epoca coloniale francese sul lungofiume e un interessante museo. Chi lo desidera può sperimentare il locale bamboo train, norry in khmer, costituito da un'intelaiatura di legno coperta da bastoni di bambù.

Sihanoukville

Per gli abitanti locali è Kompong Som, e som significa “divertente”. Attrazione principale sono le quattro spiagge, delimitata com'è su tre lati da spiagge e isole tropicali; immersioni, snorkeling, prendere il sole, andare in barca da un'isola all'altra sono tipiche attività da fare a Snooky. La spiaggia più bella è la Serendipity Beach (Occheuteal Beach), a poca distanza dai migliori ristoranti e locali della città, orlata da causarine e lunga 4 km.

Isole

Al largo di Sianoukville ci sono varie isole che vantano splendide spiagge deserte: Koh Russei (isola del bambù), ad un’ora di barca dalla città, Koh Rong a due ore dalla terraferma e Koh Rong Samlon a sud della precedente; qui si può fare snorkeling e immersioni, i fondali sono ricchi di coralli e vita marina.