Il viaggio nelle Isole Bijagos e il Carnevale di Bissau

 

Non tutti i turisti conoscono il Carnevale di Bissau in Guinea-Bissau o si recano nelle Isole Bijagos per turismo e per assistere al caratteristico carnevale africano.

Il Carnevale di Bissau e il turismo nelle Isole Bijagos

Il Carnevale che si festeggia alle Isole Bijiagos è la festa popolare più importante della Guinea Bissau, si tiene tra Febbraio e Marzo nella settimana che precede il periodo di Quaresima.

È estremamente interessante perché unisce l'anima tribale africana alle tradizioni della festa di Carnevale che ha origini dalla religione cattolica ereditata dai portoghesi nel periodo coloniale.

Il Carnevale di Bissau

Il carnevale si svolge in diverse cittadine delle Isole Bijiagos ma il più importante è senz'altro quello che si tiene a Bissau: dura 4 giorni e prevede anche una giuria che premia le maschere più belle.

Nelle strade della Capitale di Papua Nuova Guinea, dal pomeriggio fino a notte, sfilano carri e maschere allegorici o tradizionali, gruppi di persone che indossano fantasiosi costumi, altri che danzano al ritmo della musica ritmata dalle immancabili percussioni.

I preparativi a questa festa così popolare sono lunghi e durante le celebrazioni folle di persone accorrono per partecipare. A volte il Carnevale è anche un’occasione, soprattutto per i giovani, di protestare contro le autorità e il carente modello societario preparando carri e maschere satirici.

Il Carnevale di Bubaque

Molto interessante visitare anche l'edizione del carnevale che si svolge a Bubaque, sempre nell’Arcipelago delle isole Bijagos, più legato ai temi della cultura e tradizioni tribali appartenenti alle etnie che vivono nell'arcipelago e dove si potranno vedere bellissime maschere e costumi che sfilano e danzano al ritmo delle percussioni in un contesto più tranquillo e meno caotico di Bissau.

Viaggio in Guinea-Bissau: alla scoperta dell’arcipelago delle isole Bijagos

L’arcipelago delle isole Bijagos è composto da 88 isole di cui solo 23 abitate ed è situato di fronte alla costa della Guinea Bissau.

Flora e fauna delle isole Bijagos

L’Unesco ha dichiarato l'arcipelago riserva della biosfera per l’importante habitat di foreste con una rigogliosa vegetazione ove vivono scimmie, antilopi, molte specie di uccelli.

Degne di nota anche le immense distese di mangrovie, habitat naturale di giganteschi granchi, coccodrilli e, in particolare sull’isola di Orango (Parco Nazionale), di una piccola colonia di ippopotami di acqua salata che a volte nuotano anche in mare aperto. L’habitat marino dell’arcipelago Bijagos conta ben 150 specie di pesci.

Sulle spiagge di alcune isole nel periodo tra Ottobre e Gennaio migliaia di tartarughe di mare vengono a deporre le uova dopo aver percorso migliaia di chilometri per raggiungere queste spiagge dove a loro volta sona nate decine di anni prima.

Le tradizioni delle isole Bijagos

Nelle isole Bijagos alcuni villaggi remoti sono ancora oggi fortemente legati ad antiche tradizioni e cerimonie che si tramandano di generazione in generazione come per esempio quella della Vaca Bruto  (toro selvaggio) dove viene esibita la maschera più spettacolare delle Bijagos. Consiste in un elmo di legno con occhi di smeriglio, vere corna, orecchie di pelle e una corda che attraversa le narici.

Durante la cerimonia della Vaca Bruto, i ballerini incarnano lo spirito della maschera: si piegano con la faccia verso il terreno, esattamente come farebbe un animale selvaggio. La maschera rappresenta l’uomo in pieno possesso della propria forza fisica ma con un comportamento immaturo poiché non si è ancora sottoposto alla fase finale dell’iniziazione.

La città e l’Isola di Bolama

Durante l’itinerario turistico, molto suggestiva è anche la visita della città di Bolama sull'omonima isola, capitale della Guinea tra il 1871 e il 1941 durante la dominazione portoghese.

Durante questo periodo furono costruiti bei palazzi, piazze, viali alberati con tanto di illuminazione pubblica e adornati da fontane. Quando i Portoghesi lasciarono la Guinea Bissau, abbandonarono la città, la Capitale venne trasferita a Bissau e ogni attività cessò improvvisamente sull’isola di Bolama.

Oggi una parte dei palazzi ormai in semi rovina è abitata dagli abitanti locali, un’altra parte è completamente abbandonata come per esempio il palazzo del governatore. La natura nel corso degli anni sta prendendo possesso di questi palazzi creando l’atmosfera surreale tipica di una città fantasma.

 

Viaggio nelle isole Bejagos e dolce far niente

La popolazione tribale si concentra su alcune isole dell’arcipelago di Bejagos, vivendo di caccia, pesca e agricoltura. Di religione animista, queste tribù hanno una società fortemente matriarcale con piena autonomia in molti campi tra cui anche nella scelta del compagno senza che questi possa ribadire.

Nell’arcipelago delle isole Bijagos il tempo sembra essersi fermato, la natura ha ancora la meglio sulle attività umane che si basano principalmente su una economia di sussistenza e di rispetto dell'habitat.

Nelle isole di fronte alla Guinea-Bissau manca completamente l’energia elettrica, ma a che serve ad un popolo che non alcun interesse a modernizzarsi?

Le capanne vengono costruite come da tradizione africana usando paglia e fango, le canoe sono intagliate nei tronchi d’albero e le cortecce, le foglie e liane sono usate per confezionare stuoie, abiti ed accessori.

La medicina si basa principalmente con l’uso di piante medicinali.

Il mare che circonda le isole è ricco di pesce e ai pescatori basta poco per tornare al villaggio con pesce a sufficienza per sfamare le famiglie.

Grazie a questa abbondanza di risorse naturali agli abitanti delle isole Bijagos, che hanno forte senso comunitario nel condividere ciò che serve per vivere, rimane molto tempo per oziare e chiacchierare vivendo in modo spensierato e fieri di rifiutare ogni tentativo esterno di modernizzarli.

 

Ti abbiamo incuriosito? Contattati per vivere un’avventura ed immergerti nella tradizione delle isole Bijagos

 


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