Sri Lanka: libri consigliati

 

La letteratura tamil a Napoli

di Alessio Arena

Edito da: Neri Pozza Collana: Bloom Anno: 2014

Nascosti nel sottosuolo della città, e pronti a farsi saltare in aria per far conoscere al mondo la tragica causa di Tamil Eelam, la loro patria perduta, dopo la resa definitiva delle Tigri e l’uccisione del loro capo Velupillai Prabhakaran, da parte delle forze governative dello Sri Lanka, i tamil di Napoli, ostinati «come una crepa che si arrampica nella parete di un giardino, pieno di erbacce e frequentato dalle peggiori bestie notturne», in vent’anni di lavoro hanno creato un mondo altro, quasi un doppio della città, e hanno formato una società segreta, l’Accademia dei sotterranei, che va producendo opere letterarie napo-tamil.

Dieci dei loro scrittori, annidati nel sottosuolo della città, raccontano la storia meravigliosa di questa guerra sconosciuta e lo fanno in dieci capitoli, quanti sono gli avatara, le reincarnazioni, di Vishnu, i cui altarini campeggiano nei bassi dei tamil di Materdei, della Sanità, dei Quartieri Spagnoli e del Pallonetto di Santa Lucia.

In uno straordinario concerto narrativo, una comunità invisibile racconta le sue mirabolanti imprese, le mitologie, la vita quotidiana. È una comunità che ha lasciato la sua impronta sull’immaginario attuale di Napoli e che, a sua volta, da Napoli è stata profondamente segnata, creando strepitose mescolanze. Abbiamo cosí madonne con proboscidi e code di elefante, patroni nati dalla fusione di Buddha e San Gennaro e una disperata attività letteraria espressa sulle pagine di una rivista underground che s’intitola Cannarutizia.

La fantasia di Arena procede sbrigliata e felice con un fuoco di fila di magnifiche invenzioni, come quella della prima macelleria vegetariana del mondo o quella di un coro tamil del teatro di San Carlo, il cui direttore, Thiruchelvam, detto’o Cardillo, diventa una star del pantheon neomelodico con la super-hit «’Ndraccalà»; poi la pizza Paruppusilli, condita con una specie di fagioli asiatici, curry e peperoncino, o la sindaca Iervolino che, convertitasi, adibisce un’intera sala del municipio ad attività di meditazione. Soprattutto, i quattro Vangeli vesuviani di Siddharta, del Mahatma Fiorenzo Sarnelli, alla cui origine c’è la storia di una prodigiosa reliquia, una goccia del sangue del Buddha, versata nel cratere del Vesuvio.

Sostenuto da una lingua bellissima e tanta inventiva, l’opera di Arena è un libro di estrema originalità e ardua classificazione. Epica e comica, sentimentale e spietata, capace di scatenare il riso e il pianto, è il ritratto possibile di un mondo nuovo che nasce dall’incontro di realtà fra loro estranee e che tuttavia sanno cooperare fino a coincidere.

Il talento del cuoco

di Martin Suter

Edito da: Sellerio Anno: 2012

Nelle cucine di un ristorante di lusso a Zurigo lavora Maravan, un giovane tamil che viene dallo Sri Lanka. Come molti suoi connazionali è fuggito dalla guerra per giungere in Europa, sperando nell’asilo politico e con la responsabilità di aiutare la famiglia rimasta in patria. Nel ristorante gli vengono assegnati solo i compiti più umili e noiosi, ma lui non se la prende. Ha un carattere amabile e ottimista, possiede una fede devota, con i suoi riti e le sue divinità e soprattutto è un cuoco dall’olfatto e dalle qualità straordinari.

La prima a scoprirlo è la disinibita Andrea, una cameriera dello stesso locale. Per lei Maravan cucina il vero curry, ispirato alla tradizione culinaria di famiglia con qualche personale innovazione. La ragazza, nel corso di una cena indimenticabile, avrà un’idea che cambierà il loro futuro: dovranno mettersi in proprio e aprire una ditta. Si chiamerà «Love Food» e proporrà un Love Menu, consegna a domicilio di raffinati manicaretti afrodisiaci capaci di stimolare il desiderio delle coppie annoiate. I primi clienti arrivano grazie a una terapista specializzata, ma la voce si sparge rapidamente.

In un contesto che scopre con angosciato stupore la possibilità del fallimento e che diviene sempre più instabile e ingiusto, i piaceri, del corpo, della mente e del palato, diventano merci preziose. Le sensuali ed efficaci ricette di Maravan sanno restituire gusto ed emozione alle serate di coppie abbienti, a personalità della politica, a uomini d’affari in cerca di sensazioni forti, ma attraggono anche figure ambigue, che vivono ai margini del potere e della ricchezza.

Il libro racconta con tono sagace, ironico e riflessivo l’aspra complessità di un ingranaggio sociale che rimescola il destino di persone lontane e diverse e le porta sullo stesso palcoscenico, in uno spazio in cui i gesti e le parole di ognuno riguardano e influenzano le vite degli altri. Allora tra noi e loro, tra gli abitanti di nazioni e città che si vogliono solide e antiche e quei popoli che crediamo spuntare dal nulla per turbare il nostro ordine e il nostro benessere, nasce un legame profondo, che ha bisogno di una scoperta continua, di una curiosità che può svelare quei mondi quasi del tutto invisibili che convivono quotidianamente accanto a noi.

Una ragazza disobbediente

di Ru Freeman

Edito da: Piemme Collana: Narrativa Anno: 2010

Latha vive con una famiglia che non è la sua famiglia: solo persone che hanno il diritto di darle ordini. Ha una sola amica, che però non è una vera amica, ma la sua padrona. Non conta che i voti di Latha a scuola siano migliori o che la sua bellezza sia più sfolgorante: deve sempre restare un passo indietro. Per lei, orfana e di umili origini in Sri Lanka, l’unico destino possibile è fare la serva, ma nel suo cuore non sa rassegnarsi alla sottomissione, né rinunciare alle piccole vanità e ai desideri di un’adolescenza normale: un profumo di rose, un paio di sandali nuovi, l’amore di un ragazzo. Finché le ingiustizie subite diventano insopportabili e la ribellione di Latha si trasforma in inganno e vendetta.

Biso fugge dal marito alcolizzato e violento, l’uomo che ha ucciso il suo amante e ha minacciato di vendere come prostituta la bambina nata da quell’amore proibito. Fugge all’alba, danzando leggera sulla rugiada, ripensando a quello che la vita le ha tolto, ai sogni che ha spezzato. Fugge insieme ai tre figli, su un treno che dovrebbe condurla a un luogo che appartiene al suo passato e dove non sa neppure se sarà la benvenuta.

Dall’intreccio di due destini apparentemente disgiunti, la storia intensa di due donne che lottano con coraggio contro una cultura che cerca di piegarle alle tradizioni. Due donne in viaggio verso un’unica meta: la libertà.

Mosquito

di Roma Tearne

Edito da: E/O Collana: Dal Mondo - Letteratura dello Sri Lanka Anno: 2009

Questo romanzo affronta uno dei temi più importanti della letteratura moderna: l’amore in tempo di guerra. Mosquito è infatti una storia lussureggiante e avvincente nella tradizione del “Paziente inglese” e di “Espiazione”.

Dopo la morte della moglie, Theo Samarajeeva abbandona la sua agiata vita da scrittore a Londra per tornare nello Sri Lanka, suo paese natale, dove stringe amicizia con una giovane artista, Nulani, un’amicizia che si trasformerà in amore.

Sullo sfondo della minaccia di un’insurrezione terroristica, la loro storia offre uno spiraglio di speranza in un paese sull’orlo della distruzione.
Quando però la rivolta esplode il loro mondo già instabile viene sconvolto. Theo viene fatto progioniero e privato delle sue cose più care e Nulani viene costretta all’esilio. Nessuno è più al sicuro, solo il mare e la terra rimangono di una bellezza mozzafiato.

Con lo sprofondare del paese in un abisso di violenza e odio, la tragedia della guerra civile si espande come un veleno tra amici e amanti estremamente provati dall’impatto con la guerra che sottoporrà ciascuno di loro alle prove più terribili.

Trovarsi altrove - 9 esperienze di servizio civile in Sri Lanka

di Valentina Di Giuseppe Di Paolo

Edito da: Lupetti Collana: Comunicazione pubblica e sociale Anno: 2012

Nove volontari in servizio civile.

Trovarsi lontano, dall’altra parte del globo, in un’isola dell’Oceano Indiano. Trovarsi per caso, per fortuna, per ironia della sorte con altri otto compagni di viaggio a condividere un’esperienza unica di volontariato. Trovarsi da soli. Trovarsi con la gente dello Sri Lanka, con altri “espatriati”. Trovarsi a casa, lontano da casa. Trovarsi di nuovo lontano, una volta tornati a casa propria. Trovarsi altrove.

In Sri Lanka centinaia di italiani hanno partecipato alla realizzazione del programma gestito dal Dipartimento della Protezione Civile, per far arrivare alle vittime dello tsunami del 26 dicembre 2004 l’aiuto offerto dai milioni di italiani che hanno aderito alle raccolte di fondi organizzate dopo la tragedia.

Un viaggio inizia sempre alla ricerca di qualcosa e regala sempre molto più di quello che ci si era immaginati di trovare. Il segreto è partire con la valigia vuota e aperta. Aperta a incontri e scontri con gli altri, deviazioni sul percorso, cambi di destinazione.
Con questo spirito, nel mese di luglio del 2005, i 9 volontari sono partiti per svolgere il servizio civile in Sri Lanka.

Il caso Hamilton

di Michelle De Kretser

Edito da: Neri Pozza Collana: Le tavoled’oro Anno: 2006

Si chiama Stanley Alban Marriott Obeysekere, ma tutti lo chiamano Sam dal giorno in cui sua madre Maud, avendo deciso che Stanley era un «nome da facchino» lo ha ribattezzato soltanto con le iniziali.
Sam è nato nel 1902 a Ceylon, un’isola sospesa nel bel mezzo della dorata rotta commerciale tra est e ovest, un utile gingillo con cui hanno giocherellato e di cui si sono impossessati a turno portoghesi, olandesi e inglesi. È nato da un’antica famiglia di mudaliyar, gli alti funzionari locali dell’amministrazione coloniale, la cui lealtà è stata ricompensata dagli europei con l’elargizione di interi villaggi, ampie fette di giungla e proprietà esenti da tasse.

Stanley Obeysekere, suo nonno, aveva perciò accumulato una fortuna non indifferente: possedimenti terrieri in tutte le province meridionali, quattro proprietà a Colombo, sei o sette bungalow d’avamposto, una villetta sulle colline, una piantagione di tè, una miniera di grafite e una sontuosa residenza di campagna, sufficienti a garantire a Sam una vita più che agiata, solo se…l’ultimo degli Obeysekere non avesse avuto i genitori che ha avuto.

Grande bellezza e grande cacciatrice, sua madre Maud ha inseguito cervi con il principe di Galles in Scozia, ha nuotato in uno stagno con addosso soltanto i mutandoni nella giungla ceylonese, ha spedito la pelle di un leopardo ucciso personalmente a Sir Alban Marriot, il governatore cui Sam deve la parte non da facchino del suo nome.

Come può una madre simile rigettare la sua religione del lusso e non vivere sfacciatamente al di sopra dei propri mezzi anche nelle ristrettezze? Soprattutto dopo essere stata tutta una vita al fianco di un uomo, Ritzy, suo marito, che adorava le feste ed era impegnato ostinatamente a dare via ogni cosa con maniacale generosità e, alla fine dei suoi giorni, con una gardenia all’occhiello e una pietra di luna portafortuna al mignolo, a disfarsi dell’eredità di Sam alle corse dei cavalli importati a Colombo, dall’Irlanda e dall’Arabia, da Città del Capo e da Calcutta?

Per fortuna Sam ha preso dagli Obeysekere non soltanto una fronte alta, capelli folti e soffici, naso ricurvo e orecchie notevoli, ma anche una grande presenza di spirito. Una virtù preziosa quando, diventato avvocato, l’apparente risoluzione di un caso segna una svolta impensabile nella sua vita. È un caso di grande risonanza: l’omicidio di un possidente bianco, Hamilton, assassinato nella sua piantagione mentre ospitava a casa una coppia di amici, Gordon Taylor e sua moglie Yvette, incinta.

Romanzo raffinato ed elegante in cui si evocano i sapori, gli odori e le atmosfere dell’Impero britannico, “Il caso Hamilton” è stato accolto negli Stati Uniti come un’autentica rivelazione letteraria e Michelle de Kretser è stata acclamata come uno dei maggiori talenti dell’odierna narrativa di lingua inglese.

Il pesce scorpione

di Nicolas Bouvier

Edito da: Laterza Collana: Contromano Anno: 2006

Uno scrittore si trascina sotto il sole soprannaturale che irradia le giornate tropicali dell’Isola, sospendendone l’esistenza in una lenta ripetizione di gesti e rituali che sembrano annullare lo scorrere del tempo. Solo e sofferente per amore nel cuore dello Sri Lanka, divide la sua stanza d’albergo con una macchina da scrivere malandata, un pesce scorpione in una boccia di vetro, un serraglio di formiche, termiti e scorpioni che popola le sue ossessive fantasie. Un viaggio di struggente poesia nella psiche e nell’immaginazione. Un indimenticabile libro di culto.

Servi

di Rajiva Wijesinha

Edito da: Tranchida Collana: Le letture Anno: 2005

Negli anni Sessanta, nell'ovattato mondo di Shalimar si respira un'aria di cambiamenti apportati dalla "rivoluzione dell'uomo comune" che ha avuto luogo nel 1956.

Nella villa in cui vive un'agiata famiglia singalese, il numero di servi viene ridotto e le donne avanzano pretese fino ad allora mai rivendicate, come quelle di portare i pantaloni invece del sarong. Piano piano sfilano tutti i servi, i cuochi, le ayah e le persone che hanno lavorato a Shalimar.

A Shalimar la lingua inglese, segno di distinzione tra la classe alta, si mescola alle lingue locali dei cuochi e dei giardinieri, alle storie delle reincarnazioni del Buddha raccontate ai bambini e alle cronache dei servi che si affrancano dagli obblighi imposti dai loro padroni.

Lo spettro di Anil

di Ondaatje Michael

Edito da: Einaudi Collana: Gli elefanti - Narrativa Anno: 2003

Dopo lungo tempo, Anil Tissera torna in Sri Lanka, luogo di nascita lasciato lasciato al termine della scuola, in qualità di medico legale per conto di una commissione per i diritti umani. Suo compito è dimostrare che, in un paese devastato dalla guerra civile, a uccidere e compiere atti terroristici non sono solo i ribelli: anche uomini legati al governo torturano e fanno scomparire i presunti oppositori. A tale scopo Anil cerca di ricostruire le circostanze di un omicidio con l'aiuto di Sarath Diyasena, un archeologo locale di cui fatica a interpretare le sue convinzioni e non riesce a capire la sua posizione nel conflitto. Ad attrarla è piuttosto il fratello minore di Sarath, Gamini: è medico come Anil, ma si occupa dei vivi, degli scampati, in qualunque parte stiano.

Nel corso delle indagini compariranno altre figure indimenticabili, tra cui l'anziano e cieco Palipana, che a un certo punto della vita ha deciso di credere alle sue intuizioni più che ai dati di fatto, e Ananda, un tempo apprezzato artista ma ora, dopo il rapimento della moglie, indelebilmente ferito nell'animo.

Attraverso le vicende di tre personaggi che cercano la propria verità in un paese bello e infelice, questo libro esplora i temi eterni dell'amore e del tradimento, ma si confronta anche con la realtà contemporanea nei suoi aspetti più crudi e controversi. Con una scrittura precisa e sinuosa, con la sua inimitabile capacità di penetrare il labirinto delle emozioni, di cogliere la bellezza di un paesaggio o l'intensità di un silenzio, lo scrittore riesce a trasmetterci la verità profonda dell'esperienza umana, sospesa tra mito e mistero: quella verità che forse possiamo cogliere solo attraverso un sapiente gioco di allusioni, come in un evanescente riflesso.

La barriera di coralli

di Gunesekera Romesh

Edito da: Feltrinelli Collana: I canguri Anno: 1997

Triton è un bambino cingalese di undici anni. Nel 1962 viene mandato a servizio in casa di un ricco gentiluomo, il biologo marino Ranjan Salgado. Lo scienziato studia la dissoluzione della barriera corallina e secondo le sue teorie questo sarà la causa di terribili sconvolgimenti planetari. Triton è felice di vivere nella villa, e adora il suo padrone. In poco tempo diventa maestro nell'arte del servire. Servo e padrone sembrano ignari delle rivolte che sconvolgono lo Sri Lanka e preferiscono dedicarsi alle loro attività.

Quasi vent'anni dopo, in una fredda notte d'inverno a Londra, Triton, gestore di un piccolo ristorante, inizia a raccontare la sua storia. E' un lungo flashback.