Malesia: i libri consigliati

 

Noi, i sopravvissuti

di Tash Aw

Edito da: Einaudi Anno: 2020

Pochi chilometri separano il minuscolo villaggio dove vive Ah Hock dalle torri scintillanti di Kuala Lumpur. Pochi chilometri e interi universi. Eppure Ah Hock ha creduto al grande sogno malaysiano: nasci senza prospettive, ma con la pazienza e il duro lavoro puoi conquistarti il tuo pezzetto di benessere e forse anche di felicità. Poi un giorno ti trovi di fronte un uomo che ti assomiglia, ma è un diseredato senza diritti che minaccia il tuo sogno. E allora devi scoprire fino a che punto la violenza del mondo di fuori è ormai parte di te. Tash Aw leva un inno affilato a chi nonostante tutto non rinuncia a sopravvivere. Questa è la confessione di un improbabile assassino. Si chiama Ah Hock e anni addietro, in un angolo buio sull’argine di un fiume, ha ucciso un uomo che non conosceva né odiava. Del suo efferato crimine sono note le circostanze materiali – l’identità della vittima, l’arma del delitto, l’entità e le conseguenze della pena – ma per spiegare i meccanismi spietati e inesorabili che hanno finito per armare il suo braccio, trasformando il bravo figlio di una madre sola, amico affidabile e poi marito fedele, in un omicida, non bastano le carte processuali. La storia di Ah Hock è una storia di piccoli passi e grandi speranze in un paese, la Malaysia, dove la lotta per sopravvivere ed emergere deve fare i conti con un tessuto di tremende contraddizioni economiche, razziali e sociali, e dove è facile restare incastrati negli ingranaggi di una modernizzazione a macchia di leopardo. Dal minuscolo villaggio di pescatori sulla costa occidentale in cui è nato, un puntino accanto a Kuala Selangor che nessun navigatore satellitare saprebbe trovare, il ragazzo si trasferisce con la madre su un pezzetto di terra tutto loro, su cui sudare e sognare come fosse l’Eden, perché «il mare era sempre agitato, sempre lí a contorcersi, deformarsi, rotolare via o sopraffarci. Non eravamo mai certi di niente col mare, ma il suolo, il nostro suolo, era solido». Però anche la terra tradisce, e allora è la volta della grande città, le luci di Kuala Lumpur, i mille lavori, la modesta ascesa, fino ad accorgersi che nella catena del potere esercitato e subíto non è piú lui l’ultimo anello. Quel posto ora è occupato da bangladesi, indonesiani, birmani, schiere di immigrati clandestini senza diritti né futuro, masse indistinte di povera carne spendibile, per alcuni, come il suo vecchio amico Keong, nient’altro che «carichi» da far pervenire vivi all’acquirente. Quando un rovescio di fortuna minaccia di fargli perdere tutto, Ah Hock deve decidere da che parte stare. A raccogliere la sua confessione un registratore, e dietro a quello una faccia, una voce, una storia che non potrebbe essere piú diversa da quella di Ah Hock, e tuttavia speculare alla sua. Sono la faccia, la voce e la storia di un’altra Malaysia, quella che vuole capire, ma per farlo guarda giú dai resort in cima alla collina. Una Malaysia colta, ricca, benintenzionata, estrinseca. La Malaysia che prende la parola, anche se non è la sua

Il giardino delle nebbie notturne

Di Tan Twan Eng

Edito da: Eliott Anno: 2015

Dopo aver terminato gli studi in legge a Cambridge e aver dedicato molti anni nel perseguire i criminali di guerra giapponesi, Yun Ling Teoh, a sua volta sopravvissuta a un brutale campo di concentramento, cerca rifugio tra le piantagioni nel nord della Malesia, dove ha trascorso la sua infanzia. Lì scopre l’esistenza di un giardino giapponese, Yugiri, il cui proprietario e creatore è l’enigmatico Aritomo, un tempo giardiniere dell’Imperatore del Giapponese e ora in esilio. Nonostante il suo odio per i giapponesi, Yun Ling tenta di assumere Aritomo perché realizzi un giardino a Kuala Lumpur, in memoria della sorella morta nel campo. Aritomo rifiuta, ma accetta Yun Ling come apprendista fino all’arrivo dei monsoni, momento in cui lei sarà in grado di disegnare un giardino da sola. Con il passare dei mesi, Yun Ling stabilisce inconsapevolmente un profondo legame con il suo ‘sensei’ e la sua arte mentre, fuori dal giardino, giungono gli echi della guerriglia. Ma il Giardino è anche un luogo pieno di misteri, e ognuno di loro custodisce un segreto.

La somma delle nostre follie

Di Shih-Li Kow

Edito da: Metropoli d'Asia Anno: 2014

A Lubok Sayong, cittadina immaginaria della penisola del Perak, in Malesia, situata in un avvallamento tra fiume e montagna e soggetta a frequenti inondazioni, s’intrecciano le vicende di Auyong, un ex direttore di supermercato che si trasferisce da Kuala Lumpur per dirigere una fabbrica di litchi in scatola, e di Mami Beevi, un’anziana lunatica e stravagante che, in seguito a una grave alluvione, si stabilisce nella grande casa di famiglia e la trasforma in struttura turistica. Alle loro storie si affiancano quelle di altri personaggi della cittadina: Ismet, l’artigiano vasaio; Sevaraja, il vicecommissario di polizia; Miss Boonsidik, simpaticissimo transessuale. Ma soprattutto, a un certo punto entra nelle loro vite Mary Anne, una ragazzina sopravvissuta all’incidente costato la vita alla sorellastra di Beevi e al marito, i quali la stavano portando a casa dopo averla inspiegabilmente adottata alla Casa per Fanciulle St. Mary, un orfanotrofio diretto da una religiosa truccata e vestita in modo appariscente, Suor Tan. Da quel momento le voci di Auyong e di Mary Anne si alternano nel narrare le loro storie e quelle di Lubok Sayong tra leggende ancestrali, fatti di cronaca, turisti in cerca di emozioni e ONG inutili e fastidiose, pesci assassini ed eventi paranormali. Con un scrittura fresca e coinvolgente, l’autrice ci regala uno sguardo giovane su Kuala Lumpur, centro economico, sociale e finanziario di tutta la Malesia e confluenza di tantissime culture.

Tutto il giorno è sera

di Samarasan Preeta

Edito da: Einaudi Anno: 2010

Aasha ha sei anni quando la sorella diciottenne Uma parte precipitosamente per andare a studiare all'estero e la giovane domestica Chellam viene allontanata con disprezzo dalla Grande Casa. Lì, pochi giorni prima, la bisbetica nonna Paati era morta in circostanze oscure che nessuno in famiglia aveva voluto chiarire. Misteri troppo grandi per la piccola Aasha, troppo antichi per i suoi sei anni; misteri decennali, no, secolari, a ben guardare. Per far luce si dovrà prestare ascolto alle storie della gente e dei fantasmi che abitano la Grande Casa, e nella sontuosa saga famigliare che va così componendosi sentire l'epopea che vi risuona: quella della Malesia e dei suoi tanti popoli

La donna venuta dalla pioggia

di Twan Eng Tan

Edito da: Feltrinelli Anno: 2008

Malesia, 1939. Philip Hutton è un ragazzo di sedici anni. Per metà cinese e per metà inglese, si sente estraneo a entrambe le culture e anche alla città di Penang, dove vive come uno straniero tra la sua gente. Se le ragioni della lingua e del sangue non arrivano a colmare il vuoto esistenziale di Philip, l'amicizia lo porterà a guardare a mondo con occhi diversi, grazie all'incontro con Hayato Endo. Endo, maestro di aikido, introduce il ragazzo ai segreti di questa disciplina, insegnandogli anche i rudimenti della cultura e della lingua giapponese. Una nuova conoscenza che, nel cuore di Philip, è destinata a fare più male di una spada. Succede quando i giapponesi invadono la Malesia e il suo sensei dimostra di non essere un uomo buono e disinteressato ma una spia al soldo del nemico. Per Philip è la catastrofe. Costretto a collaborare con i giapponesi per difendere la propria famiglia, il ragazzo non ha nessun'altra possibilità che quella di cercare nella resistenza clandestina il suo riscatto. Un lavoro sotterraneo e pericoloso grazie al quale il giovane Hutton riesce a salvare moltissime vite dalla furia degli invasori e, finalmente, a trovare se stesso.

Non dite a Sandokan che sono stato qui - Un viaggio in Borneo

di Simone Mariotti

Edito da: Vivalda Editori Anno: 2008

Un viaggio alla scoperta dell’unicità multiculturale e multietnica della Malesia e della sua bizzarra storia coloniale, dall’antica capitale dei rajah bianchi alle foreste degli ultimi oranghi, dal mondo di Conrad a quello moderno.

La vera storia di Johnny Lim. Un racconto delle isole

di Aw Tash

Edito da: Fazi Anno: 2006

Chi è “Johnny” Lim? Un comunista pronto a sacrificarsi per la sua gente o un informatore dei giapponesi? Un uomo d’affari illuminato o un criminale senza scrupoli? Un marito devoto o un opportunista dal cuore di ghiaccio? Nello straordinario romanzo d’esordio del giovanissimo autore anglo-malese Tash Aw, tre persone che lo hanno conosciuto da vicino cercano di ricostruire la camaleontica identità di uno dei più memorabili personaggi di fiction degli ultimi anni, un leggendario e controverso anti-eroe cinese che a cavallo tra gli anni Trenta e gli anni Quaranta ha determinato le sorti di quel travagliato angolo di paradiso terrestre che è la valle di Kinta, in Malesia. Il primo “ritratto” di Johnny è affidato a suo figlio, Jasper, che narra in modo impietoso l’ascesa del padre, piena di colpi di scena, da immigrato senza speranze a leader locale e la scia di nefandezze e atrocità che avrebbe lasciato dietro di sé nella costruzione del suo “impero”, simboleggiato dall’imponente fabbrica di seta. Ma egli ignora un evento cruciale e terribile nella vita di Johnny, che si svela magicamente al lettore attraverso il diario di sua moglie, la bellissima Snow, e le memorie del suo migliore amico, il carismatico inglese Peter Wormwood, dai quali emerge un ritratto di Johnny molto diverso da quello di Jasper. Qual è la verità? Al lettore l’onere di mettere insieme i pezzi del puzzle…

Madre del riso

di Rani Manicka

Edito da: Mondadori Anno: 2004

Lakshmi trascorre l'infanzia libera e spensierata nell'intatta natura dell'isola di Ceylon. Niente e nessuno l'ha preparata a un cambiamento per lei incomprensibile: sposare - a soli quattordici anni - un uomo molto più vecchio e trasferirsi in una terra - la Malesia - davvero troppo lontana. Lakshmi si trova così a doversi costruire un mondo da sola, senza l'appoggio del marito, con tutte le difficoltà di una madre costretta a guadagnarsi, giorno per giorno, una dignitosa sopravvivenza. La durezza e la passione di quegli anni creano un'indimenticabile figura di donna: è lei la Madre del Riso, forte e magica, complessa e misteriosa, moderna ma legata a tradizioni millenarie. Le sue vicende familiari percorrono tutto il Novecento fino a costruire un affresco incredibilmente ricco, in cui si intrecciano l'amore assoluto, l'ansia di vendetta, la paura e il riscatto, sullo sfondo dell'occupazione giapponese della Malaysia.

Trilogia malese - L'ora della tigre. Il nemico sotto le coperte. I letti d'oriente

di Burgess Anthony

Edito da: Einaudi Anno: 1999

Protagonista dei tre romanzi che compongono la trilogia malese burgessiana è Victor Crabbe, funzionario del ministero dell’istruzione inglese, che in Malaysia insegna storia nei college in cui si va formando quella che sarà la classe dirigente del nuovo stato indipendente. Crabbe ama la Malaysia, si sforza di conoscerla e di comprenderne la molteplicità di etnie e di lingue. Con lui c’è la seconda moglie, la bellissima Fenella, che inizialmente rifiuta, quasi fosse un esilio, la vita nell’ex colonia britannica. Non ne sopporta il clima, ne le abitudini, stenta a trovare interlocutori che soddisfino il suo bisogno di comunicazione e di svago. Stenta anche a suscitare manifestazioni amorose da parte del marito, emotivamente bloccato da un profondo quanto immotivato senso di colpa per la morte della prima moglie, di cui si sente responsabile. A poco a poco tuttavia, seppure in modo contraddittorio, Fenella si lascia affascinare dal paese. Ciò l’avvicina al marito, ma resta tra loro come un diaframma inesplicabile, perché in realtà non è la Malaysia – con la sua peculiarità di tradizioni e cultura, con la sua talora incomprensibile specificità – a separarli, ma qualcosa di interiore, che attiene alla loro storia personale, di europei alla ricerca di se stessi.

Vittoria

di Joseph Conrad

Edito da: Einaudi Anno: 1999

Il nome di Conrad è indissolubilmente legato ai mari e alle coste di mondi esotici. Questo romanzo, ambientato nello scenario suggestivo delle isole della Malesia, rese con particolare intensità, racconta una storia d’amore e di morte. Ne sono coinvolti Lena, giovane e sfortunata suonatrice di un’orchestra femminile a Surabaya; il barone Heyst, signore aristocratico troppo raffinato per la volgarità di questo mondo, «uomo che tutto disprezza e non crede in nulla»; e un variopinto campionario di farabutti. In una caccia senza respiro all’uomo e a un chimerico tesoro, entrano in scena avventurieri d’ogni risma: Jones, diabolico e freddamente razionale; Ricardo, dagli istinti belluini; Schomberg, personificazione di una malizia ottusa; Pedro, concentrato di forza bruta. Romanzo di un destino ineluttabile, Vittoria (1915) ha le apparenze del racconto di avventure a tinte forti, che Conrad prediligeva, ma è anche una sottile indagine sulle ambiguità del rapporto amoroso, e sulle violenze segrete che possono nutrirlo. E nell’analisi di questa zona d’ombra che Conrad risulta particolarmente vicino alla sensibilità del lettore d’oggi: là dove appunto descrive l’amore che degenera e si corrompe in tormento, tanto per chi ama come per chi vorrebbe, ma non sa piú amare.