Non solo Zanzibar. Alla scoperta delle isole della Tanzania: Mafia, Pemba e Fanjovi

 

Desideri un soggiorno al mare durante la vacanza in Tanzania e dopo il safari, ma non ami la folla dell’isola di Zanzibar?  Allora il vostro viaggio in Africa deve comprendere una visita alle isole di Mafia, Pemba e Fanjovi, che fanno proprio per voi.

L’isola di Mafia in Tanzania

Cosa vedere nell’Isola di Mafia

L’Isola di Mafia in Tanzania è la meta ideale per chi ama scattare foto durante il soggiorno nelle spiagge della Tanzania. Tra tutte le isole della Tanzania in Africa, quella di Mafia è l’isola su cui si concentrano le attenzioni dei tour operator.

Il nome Mafia deriva con tutta probabilità dall’arabo “morfiyeh” e significa arcipelago o gruppo. Consiste di una grande isola e di parecchie altre piccole isole. La sua storia risale al VIII secolo quando l’isola vantava un ruolo chiave nelle rotte commerciali dell’Africa Orientale tra Kilwa e Zanzibar.

Mafia si è sottratta fino ad oggi all’invasione del turismo di massa dato che l’autorizzazione a costruire è stata concessa solo a pochi resort che mantengono uno stile da “bush lodge” dove regna la tranquillità e sono perfetti per il relax dopo il safari.

L’isola di Mafia si trova a circa 50 km dalla costa della Tanzania, si raggiunge solo in aereo con 30 minuti circa di volo da Dar es Salaam e 45 minuti da Zanzibar ed è sicuramente una delle isole della Tanzania da visitare.

La flora e la fauna nell’arcipelago di Mafia

L’arcipelago di Mafia costituisce uno dei più interessanti ecosistemi marini del mondo e l’alta biodiversità lo rende habitat importante per le specie in via di estinzione, pensate che si contano più di 400 specie di pesci, 5 specie di tartarughe e 48 specie di coralli!

Sulla terra la ricca vegetazione comprende grandi palme da cocco, baobab, mangrovie e alberi da frutto. La fauna è estremamente varia e l’isola ospita scimmie, piccole antilopi, galagoni (bushbabies) e una piccola colonia di ippopotami. Oltre naturalmente ad un numero incredibile di uccelli!

La prima regola dell’isola di Mafia è che è tutto regolato dal sole e dalla luna, le loro forze gravitazionali creano differenze nell’altezza dell’acqua dell’oceano varie volte al giorno e cioè le maree. Le maree decidono quando le donne dell’isola vanno a raccogliere le alghe, quando i bambini vanno a caccia di polipi nelle pozze tra le rocce e… quando si può nuotare nelle baie.

Le sicure acque delle baie e delle lagune sono un paradiso sia per i diver esperti sia principianti e anche per coloro che praticano snorkeling. La maggior parte delle volte avrete un pezzo di oceano tutto per voi dove vivere un’emozionante esperienza circondati da branchi di pesci tutti con differenti forme, colori, dimensioni. Il parco marino dell’isola di Mafia è stato il primo ad essere stabilito in Tanzania e copre una superficie di 821 km quadrati.

Le spiagge più belle dell’isola di Mafia

Le spiagge dell’Isola di Mafia in Tanzania più belle si trovano lungo la costa occidentale: da non perdere quella di Ras Kisimani, nei pressi dell’omonimo sonnolento villaggio. Altra meta per giornate completamente dedicate alla vita di mare sono i banchi di sabbia che affiorano con la bassa marea, da raggiungere con un’escursione in dhow, la tipica imbarcazione locale.

Marinbani ad esempio è un’altra splendida isola di sabbia a forma di mezzaluna, è uno dei luoghi più idilliaci che vi possiate immaginare per rilassarvi con un buon libro, abbronzarvi al sole o esplorare le creature che vivono nell’acqua turchese.

Non solo spiagge: balene e tartarughe marine

Se visitate l’isola di Mafia ad agosto e settembre potrete vivere l’esperienza dell’avvistamento delle balene megattere che arrivano in queste acque per allevare i cuccioli. Questa magiche creature possono arrivare alla lunghezza di 14 metri e pesare 40 tonnellate. Sono note per i loro canti che viaggiano per grandi distanze. Il posto migliore per avvistarle sono le acque del sud dell’isola, parte della loro annuale migrazione. Le emozioni più forti si hanno quando escono dall’acqua e si rituffano con spruzzi enormi!

Tra giugno e settembre potrete invece assistere alla schiusa delle uova di tartaruga marina, che nidifica sulle spiagge della Tanzania da 150 milioni di anni. Centinaia di tartarughine emergono scavando con le piccole pinne dai loro nidi di sabbia bianca borotalco e si dirigono istintivamente verso le acque dell’oceano. Nell’arcipelago di Mafia lo spettacolo è visibile sulla spiaggia di Juani, un’isola dalla natura lussureggiante.

Dove dormire all’Isola di Mafia

Se l’isola di Mafia ti ha incantato, l’hotel Kinasi Lodge sulla costa sud-orientale dell'isola di fronte a Chole Island fa certamente per voi!

L’isola di Pemba in Tanzania

L’habitat dell’isola di Pemba

Pemba è stata separata dalla terraferma della Tanzania e dall’isola di Zanzibar per decenni e ciò le ha consentito di rimanere praticamente incontaminata.

Il mosaico di foreste, specchi d’acqua, mangrovie, spiagge e lagune nascoste è punteggiato dalle rovine di moschee e tombe ormai reclamate dalla foresta che risalgono alla dominazione araba. I primi naviganti arabi le dettero il nome “Al Huntera”, l’isola verde.

L'isola di Pemba fu conquistata nel XVII secolo dal sultano di Muscat (Oman) che amava le isole delle spezie; stabilì la sua corte a Zanzibar e governò Muscat da li.

Diversamente da Zanzibar, Pemba è costituita da dolci colline ondulate e da valli verdeggianti coperte da densa vegetazione di piante di chiodi di garofano, palme da cocco, alberi di mango e altri frutti. Difficile immaginare una terra più fertile!

Sai che il 70% della produzione di chiodi di garofano del mondo proviene da Pemba? Anche se ora la sua fama è dovuta soprattutto al turismo.

Come raggiungere l’isola di Pemba

L’isola di Pemba è parte dell’arcipelago di Zanzibar, 80 km dalla costa della Tanzania e dall’isola di Zanzibar; si raggiunge in aereo via Zanzibar o Dar es Salaam.

Sull’isola vivono circa 500.000 persone e non troverete mai più di un paio di dozzine di turisti per volta. Visitare Pemba significa che gli abitanti locali avranno voglia di chiacchierare con voi, farvi assaggiare la frutta nei mercati e che i bambini vi saluteranno con grandi sorrisi.

Spiagge, immersioni e delfini nell’Isola di Pemba

Le spiagge più belle si trovano sulla costa est di Pemba, dopo Vitongoji; altre incantevoli spiagge di sabbia bianca le troverete su Misali island a 20 minuti di barca al largo della costa occidentale; l’isola è un ottimo punto per lo snorkeling e ospita una popolazione di delfini residenti. 

Pemba è anche un paradiso per le immersioni subacquee, i pochi villaggi hanno avuto un impatto lieve sulle acque che circondano l’isola. L’area è caratterizzata da scogliere coralline che possono arrivare alla profondità di 100 mt., ospita migliaia di pesci di barriera dai colori vivaci e grandi pesci pelagici che cacciano tra di essi. Pesci napoleone nuotano a fianco di tonni e branchi di barracuda, con un po’ di fortuna tra dicembre e marzo si avvistano le mante giganti.

Dove dormire all’Isola di Pemba

Se desideri visitare l’isola di Pemba ti proponiamo il The Manta Resort.

 

Fanjove Island in Tanzania

Come raggiugnere e cosa fare a Fanjove Island

Fanjove Island è un'isola tropicale idilliaca senza pari, spiagge bordate di palme, sabbia bianco borotalco, acque nei toni del turchese. Si raggiunge in 50 minuti di volo da Dar es Salaam via Mafia atterrando a Songo Songo Island. Dall’aeroporto alla spiaggia di Fanjove son altri 45 minuti di barca o dhow.

A Fanjove il tempo sembra non avere importanza e gli ospiti si sentono privilegiati nell’avere un’isola incontaminata tutta per loro, da dividere solo con la fauna marina residente!

Fanjove offre eccezionali occasioni di snorkeling e diving in acque dalla temperatura di circa 28°C e visibilità fino a 30 mt. Le acque sono frequentate da differenti specie di delfini e con un po’ di fortuna si può nuotare tra di loro.

Dove dormire all’isola di Fanjove

Il Fanjove Island Resort è costituito da 6 “banda”, discrete sistemazioni poste sulla spiaggia in completa armonia con l’ambiente. I banda sono costruiti in modo da assomigliare alla vela dei dhow, le tipiche imbarcazioni locali; hanno la parte frontale aperta in modo da godere il più possibile della vista dell’oceano.

Tutta la proprietà è stata progettata in modo da minimizzare l’impatto ambientale impiegando energia solare e materiali tradizionali (legno, paglia e foglie di palma). Completano il resort un ristorante e louge-area all’aperto, punto ideale per ammirare alla sera il cielo stellato.

 

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